Il trattamento del tumore del retto localmente avanzato ha avuto grandi progressi negli ultimi anni grazie all’introduzione del total neoadjuvant treatment ma resta sempre gravato da importanti effetti collaterali legati a chemioradioterapia e chirurgia. Totalmente diversa è la condizione dei tumori del retto con instabilità dei microsatelliti (dMMR/MSI).
Sintesi
Il trattamento del tumore del retto localmente avanzato ha avuto grandi progressi negli ultimi anni grazie all’introduzione del total neoadjuvant treatment ma resta sempre gravato da importanti effetti collaterali legati a chemioradioterapia e chirurgia.
Totalmente diversa è la condizione dei tumori del retto con instabilità dei microsatelliti (dMMR/MSI).
Lo studio condotto al MSKCC di New York, e pubblicato sul NEJM, ha dimostrato che 6 mesi (9 cicli) di dostarlimab neoadiuvante in 36 pazienti con tumore del retto MSI localmente avanzato (T3-T4 N0 o any T e N+) produce il 100% di risposte cliniche complete e permette di evitare chemioterapia, radioterapia e chirurgia. Il median follow-up è di 9,3 mesi ma 15 pazienti hanno già superato i 12 mesi senza dimostrare alcuna recidiva (1).
Il 16 giugno 2023, AIFA ha rilasciato parere favorevole circa l’inserimento di dostarlimab nell’elenco istituito ai sensi della legge 648 per il trattamento neoadiuvante dell’adenocarcinoma del retto MSI-H/dMMR localmente avanzato (stadio II e III) (2).
Quale è la rilevanza pratica di questa novità?
L’importanza per la pratica clinica è enorme in quanto tutti i pazienti con tumore del retto candidati a trattamento radicale (total neoadjuvant, chemioradio, chirurgia) devono essere testati per MSI. In caso di MSI-high / dMMR il trattamento dovrà essere dostarlimab per 6 mesi e, in caso di risposta clinica completa, non operative management.
L’impatto sulla qualità di vita di questo sottogruppo di pazienti è outstanding in quanto eviteranno
trattamenti fortemente tossici (chemioradio e chirurgia) e meno efficaci dell’immunoterapia.
Unica limitazione di questi dati è legata alla bassa frequenza di MSI nel retto che è stimabile intorno al 3% dei casi.