PODCAST - Nuovi farmaci e nuove indicazioni

I pazienti affetti da carcinoma renale operati radicalmente hanno tassi di ricaduta che si aggirano attorno al 30%. Negli anni furono diverse le molecole testate nel setting adiuvante per tumore del rene, di cui solo sunitinib aveva dimostrato un vantaggio in disease free survival, mentre nessuna di queste ha portato a un beneficio in termini di sopravvivenza.



Sintesi

I pazienti affetti da carcinoma renale operati radicalmente hanno tassi di ricaduta che si aggirano attorno al 30%. Negli anni furono diverse le molecole testate nel setting adiuvante per tumore del rene, di cui solo sunitinib aveva dimostrato un vantaggio in disease free survival, mentre nessuna di queste ha portato a un beneficio in termini di sopravvivenza. Unica eccezione è lo studio KEYNOTE-564, studio di fase III in doppio cieco, che randomizzava pazienti sottoposti a nefrectomia totale o parziale, con o senza la resezione di lesioni metastatiche a ricevere pembrolizumab o placebo per la durata di 1 anno. Erano eleggibili per lo studio pazienti affetti da ccRCC a rischio intermedio-alto di recidiva, ovvero tumori pT2 con grading 4 o con componente sarcomatoide, tutti i pT3 e i pT4, tutti i tumori con coinvolgimento linfonodale e infine pazienti metastatici resi chirurgicamente NED entro 1 anno dall’intervento sul primitivo. A un follow-up mediano di 57 mesi l’utilizzo di pembrolizumab rispetto a placebo ha ridotto del 28% il rischio di recidiva e del 38% quello di morte. Il vantaggio è stato dimostrato per tutti i sottogruppi. Le tossicità riscontrate sono state coerenti con quelle già riportate in letteratura sia per tipologia sia per incidenza, con circa il 18% di tossicità immunomediate di grado ≥ 3. Già nel 2023, il pembrolizumab adiuvante aveva ricevuto la rimborsabilità da parte di AIFA per i Pazienti M1 NED sulla base dei dati di disease free survival presentati all’ASCO-GU del 2022. A seguito della pubblicazione dei risultati di sopravvivenza sul NEJM avvenuta nel 2024, AIFA a febbraio di quest’anno ha esteso la rimborsabilità di pembrolizumab nel setting adiuvante, anche nei pazienti con malattia localizzata operati a rischio intermedio alto di recidiva.

Quale è la rilevanza pratica di questa nuova rimborsabilità?
Per la prima volta un trattamento adiuvante per carcinoma renale operato ha dimostrato un beneficio significativo in termini di sopravvivenza, oltre che di disease free survival, con un buon profilo di tollerabilità. Questa terapia si situa in un setting orfano di trattamenti, dove in passato nessun TKi nè immuno-checkpoint inhibitor ha dimostrato un vantaggio in sopravvivenza. Per tanto con questa approvazione pembrolizumab diventa lo standard of care come terapia adiuvante nei pazienti operati per un carcinoma renale a rischio intermedio o alto di recidiva.

Bibliografia

  1. Regime di rimborsabilità e prezzo a seguito di nuove indicazioni terapeutiche del medicinale per uso umano «Keytruda». (Determina n. 240/2025). (25A01307) (GU Serie Generale n.51 del 03-03-2025)
  2. - Choueiri TK, et al. KEYNOTE-564 Investigators. Overall Survival with Adjuvant Pembrolizumab in Renal-Cell Carcinoma. N Engl J Med 2024;390:1359-1371.